Il Girasole: un aquilone rotante
(pubblicato sul n. 1-2 vol. 10, 1993 di Cervi Volanti)

Autore: Walter Gregori

Figura 1

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    Vorrei proporre agli altri amici aquilonisti questo mio progetto di aquilone rotante perché credo che, pur non costituendo un’innovazione sia comunque una novità.
    Il Girasole ruota sul suo asse longitudinale come se fosse un ventilatore o l’elica di un aereo perché alle sei vele esterne contrassegnate con A è stata impressa una leggera torsione intorno alle proprie traverse radiali; questo fa si che i longheroni longitudinali delle vele A non sono paralleli a quelli delle vele B, ma risultano spostati di un angolo alfa, variabile a piacere, che determina la velocità di rotazione. (fig. 1)

    Traverse e longheroni, ad eccezione di quello centrale, che è più grosso sono di ramino da 8mm. di diametro anche se Patrizio Mariani mi ha convinto che è sufficiente un diametro di 6mm. Senza dubbio con vento meno forte volerà meglio perché più leggero.
    I longheroni longitudinali sono 18, più quello centrale: 12 sono lunghi 38cm.e 6 sono lunghi 76cm.; quello centrale, di 10mm di sezione è lungo circa 42cm., per permettere una leggera sporgenza sulla parte anteriore su cui avvitare la rondellina con il cavo di ritenuta, come si vedrà in seguito.
    Le traverse (con diametro 6 o 8mm a scelta) sono 12: le 6 relative alle vele A sono lunghe 96cm, mentre le 6 relative alle vele B sono lunghe 88cm. (dipende dal sistema di aggancio che si preferisce tra la velatura e la traversa).
    Per facilitare il lavoro (a scapito della scelta dei colori) ho fatto due dime, due triangolari per la vela esterna A e B, ed una romboidale per tutte le altre; ne risulta che la velatura è composta di 60 triangoli, 48 dei quali realizzati con 24 rombi: i 12 triangoli restanti sono le punte esterne (fig. 2).

Figura 2, 3, 4
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    Sovrapponendo due rombi, preventivamente orlati e corredati di fettucce (o asole) che servono per i collegamenti, ho ottenuto l’unione di 4 triangoli e relativa guaina con solo due cuciture dritte. (fig.3)
    Le punte dei triangoli interni sono unite tra loro e collegate al longherone longitudinale per mezzo di anellini metallici.
    Le traverse radiali vengono tenute accostate ai longheroni longitudinali per mezzo di fettucce, o asole, o passanti o come dir si voglia. Io le realizzo in un modo molto semplice: ripiego una striscia di rip-stop e la cucio a 4-6mm.; con le forbici taglio l'eccedenza se ce n'è; quindi rivolto il tubicino, con un filo di ferro, come un calzino. In tal modo ottengo una fettuccia robusta ed abbastanza elegante: la cucitura rimane all'interno.
    Preparo normalmente diverse fettucce colorate lunghe 30cm. (perché fino a quella lunghezza è facile "rivoltarle"), al momento dell'utilizzo non devo fare altro che tagliarle. Ho cucito queste fettucce anche alla fine delle guaine dei triangoli esterni, per fissare i tiranti.

    Sulla testa del longherone longitudinale, fissata con una vite autofilettante, c'è una rondellina scanalata (tipo yo-yo in miniatura) libera di girare sulla vite stessa. Sulla scanalatura ho legato un pezzetto di filo sul quale ho fatto un cappio per agganciarvi il cavo di ritenuta: in questo modo è tutto l'aquilone che ruota la parte fissa è solo la rotellina. (Fig. 5)

Figura 5

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    Le misure sono state calcolate senza tener conto della grandezza della crociera o del modo in cui sono collegati i triangoli.
    Sarebbe bello applicare delle code dovrebbe fare un bell'effetto.
    I longheroni sono bloccati nella posizione per mezzo di tiranti incrociati, che scollego sempre prima di smontarlo per non trovarli tutti intrecciati poi.
    Il Girasole può ruotare sia in senso orario che in senso antiorario agendo opportunamente sui tiranti incrociati. (fig. 6)

Figura 6
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    Se il vento è debole la fase di decollo è un po' delicata: bisogna fargli prendere quota dolcemente, la trazione sul cavo deve essere leggera e costante. Se si cerca di farlo salire con movimenti bruschi, strattonandolo, l'asse longitudinale su cui è attaccato il cavo si pone parallelamente al terreno o forma un angolo di incidenza negativo facendo perdere portanza all'aquilone. Se il vento è forte non ci sono problemi, parte da solo e quando è in aria è molto stabile. Lo spettacolo che offre in volo ripaga di tutto il tempo impiegato per farlo.   

    La costruzione non è stata difficile, c'è voluto solo impegno e pazienza.
    Spero che i disegni risultino chiari, per renderli più leggibili ho eliminato alcuni particolari.

    Al posto della vista laterale, che non ho disegnato, allego la prima foto (in b/n tratta dal bollettino NdR) che feci al Girasole a Castiglione del Lago.

    Un saluto a tutti e che il vento sia con noi.